"Quali sono i funghi che si possono mangiare? Tutti, indistintamente! Ma alcuni, una volta sola.

Micologia - Microscopia - Studio Schede Funghi
Gruppo Lavoro: Andrea CRISTIANO - Marco RAUMI - Carlo GIGLIO

Micologia - Microscopia Studio Schede Funghi

Micologia - Microscopia Studio Schede Funghi


Melanoleuca privernensis  ( Consiglio, Contu, Setti & Vizzini ) Consiglio. Setti & Vizzini  2010
foto in ambiente
Cappello/Carpoforo: Basidiomi di medio piccola dimensione , carnosi , max 4 cm. di diametro , il pileo risulta regolare , ma a volte anche irregolare lobato se la nascita risulta connata o con esemplari troppo ravvicinati , semi convesso , umbone presente ottuso e con il bordo lievemente involuto anche a maturità . La cuticola è umida e liscia di colore grigio brunastro , presenta pruina biancastra ed il perimetro del pileo può risultare più chiaro .
Imenoforo: Costituito da Lamelle fitte bianche , con il tagliente non eroso , immutabili allo sfregamento .
Stipite: Tozzo cilindrico , pieno , fittonante alla base . fibrilloso e leggermente più chiaro rispetto al pileo .
Carne: Bianca , immutabile , odore fra l'erbaceo ed il farinoso .
Ambiente: Specie reperita e presunta associata ad Ambiente mediterraneo in presenza di querce sempreverdi .
Microscopia: Spore lungamente ellissoidali verrucose , non amiloidi , dalle max misure 9.6x6 . Non previsti cistidi imeniali .
Commestibilità: No
Note: Al momento della identificazione di specie nuova , le ipotesi sul genere , gli autori , le hanno indirizzate , inizialmente , su Genere Gerhardtia per una certa affinità morfologica , affinità poi smentita da una indagine al molecolare che ne escludeva l'appartenenza , di conseguenza decisero di inserirla nel Genere Kinia , più affine ai Lyophyllum , anche perché i basidi risultano siderofili e tutto questo risale alla pubblicazione di specie nuova in R.D.M. nel 2008 . Nel 2010 ricombinano la specie privernensis nel genere Melanoleuca in quanto una ulteriore indagine molecolare ne attribuiva l'appartenenza . Va comunque citato il fatto che le spore della Melanoleuca privernensis pur essendo verrucose non sono amiloidi e ciò va in contro tendenza al criterio per cui nel genere Melanoleuca le spore sono amiloidi , ma la genetica in questo caso ha proposto una eccezione .
Indagini Molecolari: L'albero filogenetico eseguito nel 2010 non uniformato all'algoritmo bayesiano , mostra una posizione della sequenza del fungo in esame nel clade delle Melanoleuca , anche se lo schema prodotto , comunque , non risulta molto chiaro .
Albero filogenetico
Reazioni Macrochimiche: Non eseguite
News: Scheda N° 971
Autore Scheda: Raumi Marco    Autore Foto: Raumi Marco

Nota bene e raccomandazioni
I DATI RIPORTATI NELLA PRESENTE SCHEDA DERIVANO DALLO STUDIO MACROSCOPICO E MICROSCOPICO DEL FUNGO RACCOLTO DALL’AUTORE CONSULTANDO LA LETTERATURA DI SETTORE DISPONIBILE.GLI STESSI DATI VENGONO PUBBLICATI AI FINI DIVULGATIVI ED IN PARTICOLARE PER LA COMMESTIBILITA’ CHE, RICORDIAMO, PUO’ ESSERE DICHIARATA SOLO DALL’ISPETTORATO MICOLOGICO DELLA ASL O DA MICOLOGI ISCRITTI ALL’ALBO NAZIONALE, IL GRUPPO MICOLOGICO CECINESE E GLI AUTORI DELLE MEDESIME SCHEDE DECLINANO OGNI RESPONSABILITA’ DERIVANTE DA UN INAPPROPRIATO COMPORTAMENTO DI TERZI IN MERITO AL CONSUMO DEI FUNGHI.