"Quali sono i funghi che si possono mangiare? Tutti, indistintamente! Ma alcuni, una volta sola.

Micologia - Microscopia - Studio Schede Funghi
Gruppo Lavoro: Andrea CRISTIANO - Marco RAUMI - Carlo GIGLIO

Micologia - Microscopia Studio Schede Funghi

Micologia - Microscopia Studio Schede Funghi


Clitocybe squamulosoides  P.D. Orton  1960
Cappello/Carpoforo: Basidioma di medie dimensioni , il cui pileo si mostra abbastanza regolare carnoso , presto appianato , lievemente depresso al centro e con il bordo decisamente involuto e lievemente ondulato . La cuticola è umida ma vellutata da una fitta peluria poco visibile . Il colore è bruno rossastro con presenti aloni verdastri , possibili macchie dal colore vinaccia .
Imenoforo: Costituito da lamelle rade , molto distanziate , con portamento decorrente sullo stipite , il tagliente risulta non eroso , di colore bianco
Stipite: Cilindrico , di buona stazza , alla base claviforme dal colore rosso-arancio sporco , la superfice è adornata da una peluria biancastra che gli da l'aspetto fibrilloso .
Carne: Bianca , dall'odore fungino e dal sapore mite .
Ambiente: Rinvenibile in ambiente di aghifoglia in presenza di Pinus sp .
Microscopia: Non eseguita
Commestibilità: No
Note: Per come viene rappresentata e descritta , la Clitocybe squamulosoides , dalla bibliografia o dalle citazioni francesi , ricorda molto la Clitocybe squamulosa , per portamento , consistenza e colorazioni rosso-brunastre , sappiamo anche che la C. squamulosa è una entità fungina americana e che sovente viene fotografata in ambiente costituito da Abeti e fors'anche di dimensioni più piccole alla C. squamulodoides . Sempre con il riferimento descrittivo della scuola francese , poco ha che fare il fungo qui descritto in questa scheda con la Ampulloclitocybe squamulosoides sinonimizzata alla Ampulloclitocybe clavipes , sono essenzialmente 2 basidiomi diversi , per forma e colorazione . A far chiarezza o a non far chiarezza , esiste anche una pubblicazione di Clitocibe squamulosoides var. meridionalis Bon 1992 , poi assunta al rango di specie Clitocybe meridionalis ( Bon ) P. Roux 2008 . La Clitocybe meridionalis è molto diffusa nelle pinete litoranee costiere nel periodo tardo autunnale e rispetto alla fruttificazione fotografata e posta in questa scheda presenta il pileo meno carnoso con la cuticola più liscia e lo stipite cilindrico brunastro non decorato . Quindi e solo dall'indagine squisitamente morfologica è plausibile differenziare la C. squamulosoides sensu Francese dalla C. meridionalis , lasciando che approfondimenti molecolari possano dare più chiarezza .
Indagini Molecolari:
Reazioni Macrochimiche: Non da nessuna reazione significativa con il KOH applicato su ogni superfice .
News: 1671
Autore Scheda: Raumi Marco    Autore Foto: Raumi Marco

Nota bene e raccomandazioni
I DATI RIPORTATI NELLA PRESENTE SCHEDA DERIVANO DALLO STUDIO MACROSCOPICO E MICROSCOPICO DEL FUNGO RACCOLTO DALL’AUTORE CONSULTANDO LA LETTERATURA DI SETTORE DISPONIBILE.GLI STESSI DATI VENGONO PUBBLICATI AI FINI DIVULGATIVI ED IN PARTICOLARE PER LA COMMESTIBILITA’ CHE, RICORDIAMO, PUO’ ESSERE DICHIARATA SOLO DALL’ISPETTORATO MICOLOGICO DELLA ASL O DA MICOLOGI ISCRITTI ALL’ALBO NAZIONALE, IL GRUPPO MICOLOGICO CECINESE E GLI AUTORI DELLE MEDESIME SCHEDE DECLINANO OGNI RESPONSABILITA’ DERIVANTE DA UN INAPPROPRIATO COMPORTAMENTO DI TERZI IN MERITO AL CONSUMO DEI FUNGHI.