Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. (Lao Tzu)

Sezione Botanica - Alberi e Arbusti
Gruppo Lavoro: Arianna MARTOLINI - Cristian CUCCHIARA - Andrea CRISTIANO

Sezione Botanica - Alberi e Arbusti

Pinus pinaster  Aiton  1789 ( Pino marittimo )
Famiglia: Pinaceae
Chioma: Nei giovani esemplari è conica, ma in quelli adulti il tronco si è spogliato di rami e la chioma verde può essere presente solo nella parte più alta, mentre nella porzione mediana possono restare porzioni di rami secchi. Quando cresce sul litorale, fino alla spiaggia, la pianta è continuamente spazzata dal vento e la chioma si riduce al minimo, ma continua comunque a vegetare.
Fusto: Da dritto fino a molto irregolare a seconda delle condizioni ambientali. La corteccia è molto fessurata e si stacca a scaglie; è grigia nello strato più esterno e color mattone negli strati sottostanti.
Foglie: Aghiformi e raccolte a gruppi di due, di colore verde chiaro, se spezzate hanno un odore resinoso pungente.
Fiore: Fiori rudimentali detti sporofilli, distinti tra maschili e femmili ma portati sulla stessa pianta. Quelli maschili sono coni di colore giallo, formati da rudimentali stami squamiformi; quelli femminili sono coni di colore rossastro e portano squame sia sterili e che fertili. Fioritura primaverile.
Frutti: Comunemente conosciuto come pigna, si forma dall'accrescimento e lignificazione del cono femminile. Si distinguono da quelli di pino domestico per la forma, in questo caso, molto più allungata. Inoltre non produce i pinoli commestibili ma piccoli semi alati.
Habitat: Diffuso sulle coste ma può vivere anche in ambiente collinare. Si tratta di una specie termofila, xerofila, molto resistente alla salsedine.
Aghi riuniti due a due
Coni femminili
Pigne dalla forma allungata
Note: Il pino marittimo viene attaccato dalla cocciniglia Matsucoccus feytaudi; camminando nelle pinete dove sono state scattate queste foto si possono vedere numerosi tronchi e branche che emettono grandi quantità di resina in diversi punti, che sono le parti in cui gli insetti si stanno nutrendo, sotto la corteccia. Questa sofferenza della pianta la può portare alla morte, visto che una pianta ammalata richiama a sé anche le altre popolazioni di insetti xilofagi. Questa cocciniglia proviene dalle coste atlantiche di Francia, Spagna, Marocco, dove vive in equilibrio con l'ecosistema. L'introduzione accidentale in altri areali, tramite il commercio di legname, si è rivelata distruttiva. In Italia ha iniziato a diffondersi probabilmente alla fine degli anni '70 ma il decreto di lotta obbligatoria è arrivato nel 1996. Per evitare la ulteriore diffusione possono essere fatte operazioni selvicolturali di buon mantenimento del soprassuolo e tagli per il contenimento dell'infestazione con gestione del materiale di risulta a norma del decreto.
Autore Scheda: Arianna Martolini   Autore Foto: Arianna Martolini

NOTA BENE E RACCOMANDAZIONI
LE SPECIE VEGETALI RIPORTATE NELLE PRESENTI SCHEDE SONO STATE RACCOLTE E DETERMINATE DALL’AUTORE DELLA SCHEDA QUALE PERSONA DI ESPERIENZA E CONOSCENZA DELLA SPECIE VEGETALE TRATTATA. LE STESSE SCHEDE VENGONO PUBBLICATE AI FINI DIVULGATIVI. IL GRUPPO MICOLOGICO CECINESE E GLI AUTORI DELLE MEDESIME SCHEDE DECLINANO OGNI RESPONSABILITA’ DERIVANTE DA UN INAPPROPRIATO COMPORTAMENTO DI TERZI IN MERITO AL CONSUMO DELLE SPECIE VEGETALI SENZA DETERMINAZIONE CERTA DEI LORO RACCOLTI O IN MERITO AL LORO UTILIZZO MEDICINALE O TERAPEUTICO.
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