Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. (Lao Tzu)

Sezione Botanica - Alberi e Arbusti
Gruppo Lavoro: Arianna MARTOLINI - Cristian CUCCHIARA - Andrea CRISTIANO

Sezione Botanica - Alberi e Arbusti

Tamarix gallica   L.  1753 ( Tamerice )
Famiglia: Tamaricaceae
Chioma: La tamerice comune è un arbusto o piccolo albero legnoso solitamente con altezza fino a 6-7 metri, semi-sempreverde e chioma a forma cespugliosa ed irregolare, di un bel colore verde-grigio glauco.
Fusto: Il tronco è corto ed eretto, ma spesso incurvato, con la corteccia del fusto e dei rami di colore cinerino e con profonde incisioni e rami lunghi sottili e flessibili.
Foglie: I germogli hanno colore bruno-violaceo, con foglie alterne squamiformi ad apice acuto, ovato-lanceolate, ricoprenti quasi totalmente i rami;
Fiore: I fiori compaiono tra aprile e giungo con colore biancastro-rosato, sono piccolissimi e riuniti in spighe terminali, con fioritura completa nei mesi da maggio a luglio; i singoli fiori sono costituiti da una corolla di 5 petali giallini o rosati, con 5 stami sporgenti e un pistillo con ovario supero, sormontato da 3 stili filiformi;
Frutti: Il frutto consiste in una capsula con base triangolare ingrossata alla base e sottile all'apice.
Habitat: La tamerice comune cresce negli ambienti litoranei, in terreni sciolti sabbiosi e salini sopportando la salsedine essendo tra le piante alofite ma la si trova fino a 800 metri s.l.m..
Corteccia
Fiori
Foglie
Note: Utilizzata come albero ornamentale in giardini, parchi, viali, per marcare confini dei campi palustri, come pianta da rimboschimento di luoghi sabbiosi e salati, come barriera frangivento e per il consolidamento delle dune. In passato veniva utilizzata come foraggio per il bestiame che apprezzava il suo sapore salato. In riva al mare si può osservare la loro "sudorazione" sotto forma di gocce di un liquido chiaro ed estremamente salato, la quale durante il giorno ed in assenza di vento cade al suolo. E’ nota anche con i nomi volgari di cipressina, tamarisco e scopa marina. Spesso viene attaccato da un agente di carie (Inocutis tamaricis) che forma sul tronco diversi sporofori legnosi.
Autore Scheda: Andrea Cristiano   Autore Foto: Andrea Cristiano

NOTA BENE E RACCOMANDAZIONI
LE SPECIE VEGETALI RIPORTATE NELLE PRESENTI SCHEDE SONO STATE RACCOLTE E DETERMINATE DALL’AUTORE DELLA SCHEDA QUALE PERSONA DI ESPERIENZA E CONOSCENZA DELLA SPECIE VEGETALE TRATTATA. LE STESSE SCHEDE VENGONO PUBBLICATE AI FINI DIVULGATIVI. IL GRUPPO MICOLOGICO CECINESE E GLI AUTORI DELLE MEDESIME SCHEDE DECLINANO OGNI RESPONSABILITA’ DERIVANTE DA UN INAPPROPRIATO COMPORTAMENTO DI TERZI IN MERITO AL CONSUMO DELLE SPECIE VEGETALI SENZA DETERMINAZIONE CERTA DEI LORO RACCOLTI O IN MERITO AL LORO UTILIZZO MEDICINALE O TERAPEUTICO.
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